Favole e realtà

La differenza fra realtà e fantasia, a partire da una certa età, ci viene insegnata e dovremmo essere in grado di capire da soli la differenza tra favole e realtà. Parrebbe che i vertici delle FFS abbiano perso… lungo le rotaie queste basilari capacità. Lo stanno dimostrando a più riprese, con la complicità compiacente di una certa politica esecutiva e dell’autorità di sorveglianza, che anziché intervenire risolutamente, persistono nel minimizzare, giustificare, proteggere e abbellire mediante espedienti comunicativi una situazione che definire grottesca è ancora un vezzeggiativo.

La Realtà

Esempi non ne mancano: ritardi continui, proprio in questo momento in cui sto scrivendo questo articolo mi si dice che sul treno da Zurigo per Bellinzona, alle 07:05 di sabato 23 novembre 2019, vi è il primo ritardo di 6 minuti in entrata ad Arth-Goldau ed è solo il primo treno del mattino, chissà cos’altro riserverà la giornata?

Orari e coincidenze disconnessi dal mondo reale, lavori di manutenzione pianificati non si sa bene come, convogli in cui si cerca di superare il record di occupanti come in nessun’altra parte del mondo, pianificazione errata del personale viaggiante (mancanza di macchinisti).

Vorrei sottolineare che questi problemi derivano tutti dalla  lontananza del personale direttivo di alto livello dalla realtà quotidiana, dai lavoratori che sono sul terreno.

Gli stessi che si impegnano oltremisura, con una dedizione che spesso li porta a mettere in gioco la propria salute mentale e fisica, per arrabattarsi e proporre un servizio almeno decente ai viaggiatori, cercando di porre rimedio come meglio possono alle cavolate (mi piacerebbe molto usare un termine più duro, ma non posso) che vengono decise ai piani alti. Gli stessi collaboratori delle FFS che devono oltretutto quotidianamente subire le rimostranze dei passeggeri che subiscono disservizi per cui hanno pagato in costo oltremodo spropositato rispetto a quello che ricevono.

La Favola

Non da ultimo la favola raccontata con estrema faccia tosta sul portale tio.ch il 22.11.2019 dalle FFS secondo le quali è possibile raggiungere tutti i voli intercontinentali e il 90% degli altri voli in partenza da Malpensa. Un vero e proprio insulto all’intelligenza degli utenti. I voli che potenzialmente non sono serviti sono oltre 65 tra i quali vi sono tutti quei voli interessanti per chi si deve spostare per lavoro, e non “una cinquantina” come propinato. Il discorso inoltre cambia decisamente in peggio se si intende partire da un’altra zona del Ticino che non sia Lugano o Bellinzona.

Collegamenti attuali dal Locarnese a Malpensa. E’ addirittura praticamente impossibile prendere il primo volo su JFK

L’utopia, o semplicemente il giusto?

Il management delle FFS deve essere finalmente costretto a fare decentemente il proprio lavoro, assumersi le responsabilità derivanti dal proprio ruolo e per cui viene lautamente compensato in termini di salario e di bonus. Alla comunicazione delle FFS ribadisco, pur comprendendo che deve raccontare ciò che viene deciso dall’azienda per imbonire il pubblico, di essere realistica e precisa quando diffonde informazioni. Andrebbe fugato il  dubbio che le “Fake News” propinate abbiano un che di sistemico. Alle FFS e al DT dico: c’è un Ticino anche oltre a Lugano e l’asse principale. Cominciate ad analizzare i problemi per quello che sono davvero, in modo strutturato e oggettivo, senza travisarli e minimizzarli. Questo aiuterebbe nello sviluppo di soluzioni adeguate, che sono sicuramente diverse da quelle attuali. Perché ora come ora, a noi poveri viaggiatori non resta che letteralmente “attaccarci al tram” che non esiste.

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